A meno di nuovi provvedimenti di emergenza, il 31 agosto 2022 lo smart working esce dalla fase emergenziale e scadono le deroghe che ad oggi lo rendono possibile anche senza gli accordi individuali. Le aziende avranno tempo fino al 1 Novembre 2022 per adeguare i propri sistemi informatici e trasmettere al Ministero le informazioni necessarie.
Nonostante voci insistenti parlino di un’ulteriore proroga fino alla fine dell’anno, ad oggi non risulta nulla di ufficiale.
Ciò che invece rimane, sancito con il Decreto Semplificazioni, è la possibilità per le aziende di comunicazione semplificata al Ministero dei dipendenti che usufruiscono dello Smart Working: è sufficiente inoltrare nominativi e date di inizio e fine del lavoro agile, senza necessità di inviare tutto il contenuto dei contratti. L’accordo individuale sottoscritto con il singolo lavoratore, dovrà essere conservato dal datore di lavoro per 5 anni.
Rimaniamo in attesa quindi di comprendere se vi saranno cambiamenti dell’ultimo minuto, quello che sappiamo di certo è che l’organizzazione del lavoro è cambiata, lo smart working è qui per restare, in forme e dinamiche differenti tra le diverse organizzazioni, ma le normative devono tenere il passo.