Wospee Pictogram
Wospee Pictogram
Articolo pubblicato il 24 Marzo 2025 Tempo di lettura: 2 minuti

Di seguito le principali novità normative del periodo di Marzo 2025.

Approvato il modello 770/2025

Con Provvedimento n. 75896 del 24 febbraio 2025, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato il Modello 770/2025, per l’anno d’imposta 2024, con le istruzioni per la compilazione, concernente i dati dei versamenti, dei crediti e delle compensazioni. Tra le novità si rileva un alleggerimento delle note nei quadri ST e SV e l’introduzione nel quadro SX del credito derivante dall’erogazione dell’”Indennità tredicesima mensilità”, c.d. bonus Natale. La dichiarazione va presentata entro il 31 ottobre 2025 per via telematica.

Assegno di invalidità compatibile con la Naspi

La Corte di cassazione, con l’Ordinanza n. 4724 del 23 febbraio 2025, ha stabilito che il lavoratore titolare dell’assegno di invalidità ha diritto alla NASpI, in quanto le due prestazioni non si qualificano come obbligazioni alternative ai sensi dell’articolo 1285 del Codice Civile.

Lavori usuranti – invio comunicazione annuale

Come noto, il D.Lgs. n. 67/2011 ha previsto per gli addetti a lavori usuranti la possibilità di beneficiare dell’accesso anticipato al pensionamento, nel rispetto delle modalità indicate nel DM 20 settembre 2011.

In particolare, la normativa per i lavori usuranti interessa i lavoratori dipendenti che hanno svolto nell’arco della propria vita lavorativa le attività individuate nell’articolo 1 del D.Lgs. n. 67/2011, riconducibili alle seguenti quattro macrocategorie:

  • lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti ex articolo 2, DM 19 maggio 1999;
  • lavoratori dipendenti notturni;
  • lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”;
  • conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto di persone.

A tale proposito, i datori di lavoro devono effettuare una comunicazione annuale entro il 31 marzo di ogni anno in riferimento all’annualità precedente, per permettere un adeguato monitoraggio.

Pertanto, entro il 31 marzo 2025, i datori di lavoro che nell’anno 2024 hanno adibito il personale dipendente a lavorazioni usuranti sono tenuti ad inviare, esclusivamente per via telematica tramite il sito www.cliclavoro. gov.it, il modello LAV-US, comunicando il periodo o i periodi nei quali ogni lavoratore ha svolto le attività usuranti stesse.

Decontribuzione lavoratrici madri con contratto di lavoro a chiamata

Come noto, in base a quanto previsto dalla legge di bilancio 2025, alle lavoratrici dipendenti è riconosciuto un parziale esonero contributivo della quota a carico delle lavoratrici stesse, purché siano madri di due o più figli, ed abbiano un imponibile contributivo non superiore a 40.000 euro.

In riferimento a tale esonero, il Ministero del Lavoro, in risposta all’Interpello n. 2 del 5 febbraio 2025, ha chiarito che ne possono fruire anche le madri che risultino occupate con un contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato.

Via libera della Consulta a tre referendum sul lavoro

Il 20 gennaio la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili 5 referendum, di cui i seguenti tre riguardanti la materia di lavoro.

  • Contratto di lavoro a tutele crescenti: questo referendum punta a tornare alla precedente disciplina relativa ai licenziamenti illegittimi.
  • Licenziamenti nelle piccole imprese: in caso di successo del referendum, scomparirebbe il “tetto” delle 6 mensilità, come misura massima dell’indennità prevista in caso di licenziamento illegittimo in aziende sotto i 15 dipendenti, ferma restando la misura minima del risarcimento (2,5 mensilità).
  • Contratto a termine: in caso di esito positivo del referendum:
    • occorrerebbe sempre indicare una delle causali previste dalla norma, indipendentemente dalla durata superiore o inferiore ai 12 mesi;
    • le causali previste scenderebbero da 3 a solo 2, in quanto verrebbe meno la possibilità delle singole parti di individuare le c.d. “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva”;
    • la causale, divenuta necessaria in ogni singola ipotesi di contratto a termine (proroghe e rinnovi compresi), sarebbe da individuarsi ad opera dei contratti collettivi, restando “libera” la sola causale sostitutiva;
    • la stipulazione del contratto a termine – quale che ne sia la durata – senza che sia indicata una delle nuove causali, ne comporterebbe sempre la trasformazione a tempo indeterminato.

Ticket di licenziamento

A partire dal 1° gennaio 2025 viene rideterminato l’importo del ticket dovuto dai datori di lavoro per tutti i casi di recesso che comportano un potenziale accesso al sussidio di disoccupazione del lavoratore a tempo indeterminato.

Pertanto, per il 2025, in conformità con l’aumento del massimale NASPI, il nuovo importo è parametrato a 53,40 euro mensili, pari a 640,76 euro annuali, con un importo massimo, nel triennio, pari a 1.922,27 euro.

Si rammenta infine che il pagamento del ticket non è dovuto per i casi di recesso dovuti all’assenza protratta e ingiustificata del lavoratore subordinato (c.d. dimissioni per fatti concludenti).

Per usufruire della chat devi cambiare le tue imposazioni sulla privacy.