Wospee Pictogram
Wospee Pictogram
Articolo pubblicato il 24 Luglio 2024 Tempo di lettura: 2 minuti

Abbiamo riassunto per voi le principali novità normative del mese.

Rapporto biennale sulla parità uomo-donna

Con notizia del 3 luglio 2024 pubblicata sul proprio sito istituzionale, il Ministero del Lavoro comunica che il termine di trasmissione del Rapporto biennale sulla situazione personale maschile e femminile per il biennio 2022-2023, originariamente fissato al 30 aprile 2024 poi prorogato al 15 luglio 2024, è stato differito ulteriormente al 20 settembre 2024.

Si ricorda che le aziende o i loro consulenti devono redigere il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in modalità esclusivamente telematica. A tal fine, sul portale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (https://servizi.lavoro.gov.it) è reso disponibile un apposito applicativo informatico.

Per l’annualità 2022/2023, come alternativa alla creazione di un nuovo rapporto periodico è possibile:

  • l’upload con file in formato “.xls” dei dati richiesti dal modello;
  • utilizzare e quindi modificare/attualizzare il rapporto periodico già disponibile a sistema che riporta una copia dei dati del biennio precedente (2020/2021).

Convertito in legge il “Decreto Coesione”

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 6 luglio 2024 è stata pubblicata la Legge n. 95 del 4 luglio 2024 di conversione, con modificazioni, del DL n. 60/2024 recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”.

Principali novità:

Bonus per le assunzioni di donne

L’articolo 23 del Decreto Coesione ha introdotto uno sgravio contributivo per le assunzioni di “lavoratrici svantaggiate”. Nello specifico, è previsto che ai datori di lavoro privati che assumano:

  • dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025
  • a tempo indeterminato
  • donne di qualsiasi età
  • prive di un impiego regolarmente retribuito – da almeno sei mesi – residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna) oppure
  • da almeno sei mesi, operanti nelle professioni e nei settori di cui all’articolo 2, punto 4), lettera f), del Regolamento UE n. 651/2014, art. 2, punto 4, lettera f), caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomodonna, così come individuati ogni anno con decreto interministeriale oppure
  • da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

È riconosciuto, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche), nel limite di 650 euro su base mensile per ciascuna lavoratrice (con esclusione dei premi e contributi INAIL).

Bonus Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno – ZES unica

L’articolo 24 del Decreto Coesione ha introdotto un esonero al fine di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES unica) e contribuire alla riduzione dei divari territoriali. Nello specifico ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale:

  • con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato,
  • dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.

È riconosciuto, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati (ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche), nel limite di 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore (con esclusione dei premi e contributi INAIL), relativamente ai dipendenti che alla data di assunzione abbiano compiuto 35 anni e siano disoccupati da almeno 24 mesi.

Decontribuzione Sud prorogata al 31 dicembre 2024

La Commissione Europea, con un Comunicato Stampa del 25 giugno 2024, ha approvato modifiche al regime italiano a sostegno delle imprese del sud Italia nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina, concedendo una proroga fino al 31 dicembre 2024 dell’agevolazione contributiva per l’impiego di lavoratori nella misura del 30% dei contributi previdenziali (cd. “Decontribuzione Sud”), ma limitandola agli aiuti concessi entro il 30 giugno 2024.

La fruizione della Decontribuzione Sud è subordinata alla vigente disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato, quindi è concessa previa autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’art. 108, paragrafo 3, del TFUE e nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile in materia di aiuti di stato.

La Decontribuzione Sud, nella misura del 30% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, potrà trovare applicazione fino al 31 dicembre 2024, ma limitatamente ai lavoratori assunti entro il 30 giugno 2024, quindi con riferimento ai lavoratori in forza alla data del 30 giugno 2024.

Rientrano nell’applicazione della misura agevolativa anche quei lavoratori, assunti entro il 30 giugno 2024, che successivamente a tale data siano oggetto di una proroga del contratto a termine ovvero di una trasformazione a tempo indeterminato, sempre nel rispetto del termine massimo del 31 dicembre 2024.

Aggiornata la procedura di presentazione della domanda di congedo parentale

Con il Messaggio n. 2283 del 19 giugno 2024 l’Inps comunica:

  • gli aggiornamenti procedurali relativi alla presentazione telematica e alla lavorazione della domanda di congedo parentale dei lavoratori dipendenti;
  • le istruzioni per la gestione delle pratiche già presenti;
  • altri aggiornamenti relativi alle domande ed alle pratiche di congedo parentale di tutte le gestioni e congedo parentale a ore dipendenti.

Per richiedere l’indennità con aliquota maggiorata (60% oppure 80%), è necessario spuntare, all’interno della domanda telematica, con ”SI” la nuova dichiarazione ”Dichiaro di voler richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata”.

Com’è noto, l’indennità di congedo parentale è elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima complessiva di 2 mesi, fino al 6° anno di vita del bambino/entro i 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età:

  • all’80% della retribuzione per il primo mese;
  • al 60% (80% per il 2024) della retribuzione per un ulteriore mese.

La domanda di congedo parentale deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica.

Per usufruire della chat devi cambiare le tue imposazioni sulla privacy.