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Articolo pubblicato il 2 Ottobre 2025 Tempo di lettura: 2 minuti

Garantire la sicurezza sul lavoro è un obbligo di legge, ma anche un investimento concreto per il benessere dei dipendenti e l’efficienza dell’azienda. Parte fondamentale di questo impegno è la formazione obbligatoria, che deve essere pianificata e aggiornata rispettando precise scadenze. 

In questo articolo, vediamo quali sono i principali obblighi formativi e le tempistiche da rispettare per non correre rischi. 

Formazione obbligatoria: quando lo diventa? 

La normativa italiana stabilisce chiaramente quando e in che misura le aziende devono organizzare la formazione dei propri dipendenti, indicando anche le scadenze da rispettare per ogni tipo di corso. 

Secondo il Decreto Legislativo 81/2008, tutti i lavoratori devono ricevere una formazione specifica in ambito di salute e sicurezza, ed essere informati sui rischi del posto di lavoro. 

Le principali situazioni in cui la formazione è richiesta sono: 

  • All’assunzione: il lavoratore deve essere informato sui rischi generali e specifici del proprio ruolo. 
  • Introduzione di nuovi rischi o procedure: nuovi macchinari, sostanze pericolose o modifiche ai processi lavorativi richiedono formazione aggiuntiva. 
  • Cambio di mansioni: se un dipendente assume nuove responsabilità o cambia ruolo, deve ricevere formazione mirata. 
  • Dopo un incidente o infortunio: possono servire corsi integrativi per prevenire il ripetersi di eventi simili. 
  • Aggiornamenti periodici: necessari per mantenere le conoscenze aggiornate rispetto a normative e rischi nuovi o modificati. 

Tipologie di formazione 

La formazione si divide in due categorie principali: 

  • Formazione generale: affronta i rischi comuni sul lavoro, misure di prevenzione generali, comportamenti sicuri, ergonomia e gestione delle emergenze. 
  • Formazione specifica: riguarda i rischi legati al tipo di attività e alle mansioni svolte dal lavoratore. 

Le principali scadenze da ricordare 

Non tutte le figure aziendali hanno gli stessi tempi di aggiornamento. 
Le scadenze più importanti sono: 

  1. Addetti al Primo Soccorso e Antincendio: aggiornamento ogni 3 anni, con durata diversa a seconda del rischio aziendale. 
  1. Lavoratori: aggiornamento ogni 5 anni; varia a seconda dei rischi specifici del ruolo. 
  1. Preposti e dirigenti: aggiornamento ogni 5 anni, con formazione sulla supervisione, gestione emergenze e sicurezza dei processi. 
  1. Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): aggiornamento annuale, variabile in base alla dimensione dell’azienda e ai rischi presenti. 

Sanzioni per mancata formazione obbligatoria 

  • Multe amministrative: da circa 1.000 € a 6.400 € per il datore di lavoro. 
  • Responsabilità penale: possibile coinvolgimento in omicidio o lesioni colpose se la mancata formazione contribuisce a un infortunio. 
  • Conseguenze pratiche: blocco lavori, maggior rischio di incidenti e danni reputazionali. 

Conclusione 

La formazione obbligatoria non è solo un adempimento normativo, ma un investimento nella sicurezza e nel benessere dei lavoratori. 

Rispettare le scadenze previste dalla legge è essenziale per garantire ambienti di lavoro sicuri e per evitare sanzioni. 

Adottare una gestione efficiente della formazione aiuta le aziende a mantenere alta la qualità e la sicurezza sul posto di lavoro. 

Mantenere alta la qualità e la sicurezza sul posto di lavoro dipende dall’efficienza con cui viene gestito ogni aspetto del personale, inclusa la formazione. Per centralizzare e ottimizzare questi processi, si possono adottare soluzioni per la gestione del personale.

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